L'ESSENZA DELL'ESSERCI:
AVER CURA DELLA VITA
Informazioni Generali
ResponsabilI ScientificI: Dott. Vincenzo Pavone, Dott. Emiliano Tamburini
ID Evento: 385703
Crediti ECM: 16
Tipologia Corso: RES
Data: 22 - 26 maggio 2023
Sede: Aula Magna del Polo Didattico Universitario "Card. G. Panico", via Giovanni XXIII - Tricase (Le)
Categorie Accreditate: Medici Chirurghi, Farmacisti, Biologi, Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico, Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, Psicologi, Infermieri, Fisioterapisti, Ostetriche
Partecipanti: 100
Modalità di fruizione: Per poter procedere all'iscrizione è necessario:
- Cliccare su Partecipa al Corso e compilare la scheda di iscrizione
Qualora necessario, la Segreteria Organizzativa fornirà tutto il supporto tecnico necessario.
Razionale
Il titolo della settimana di formazione proposta è
tratto dal saggio della Prof.ssa Luigina Mortari, Aver cura di sé (Milano
20191, p.11). L’obbligo etico di aver cura della vita, si fonda sull’essenza
relazionale della persona umana.
Le cure palliative intese come
metodologia di cura; la possibilità insita in esse di promuovere la cultura
della vita; la loro correlazione con i principi fondanti l’etica; l’attualità
del dibattito bioetico e del biodiritto; ed in modo particolare l’esponenziale
preoccupante aumento delle malattie neoplastiche (nel 2022 sono state stimate
390.700 nuove diagnosi, mentre nel 2020 erano 376.600 - dati Aiom),
impongono un approfondimento culturale e un impegno formativo che preveda una
progettualità di lunga durata.
Tale progettualità deve gradualmente
e necessariamente coinvolgere le diverse istituzioni educative, interessare le
associazioni no profit e formare quelle politiche, economiche, religiose al
fine di creare una rete relazionale radicata nel tessuto sociale.
Anche la prassi medico-scientifica e i relativi
protocolli hanno bisogno di recuperare la dimensione etica della cura. Con l’ambiziosa
ma certamente possibile finalità che l’etica della cura diventi per tutti
offerta di dignità, di solidarietà e per tanto di umanizzazione della malattia
che interpella una risposta di senso, l’analgesica del dolore e il sollievo
della sofferenza.